martedì 13 febbraio 2007

D'ALEMA E BERSANI, MINISTRI FOSSILI!

Meno di un anno fa il Ministro D'Alema, in vena di finzioni elettorali, a Civitavecchia dichiarava, senza peraltro convincere nessuno, di essere contrario alla realizzazione della centrale a carbone. Oggi, mostrando la sua vera natura, sostiene e promuove il carbone. Evidentemente disinformato dalla stessa fonte di Bersani e di altri ministri fossili, attuali e precedenti, lo chiama "pulito".

Ci teniamo a ricordare al Ministro D'Alema che la combustione del carbone nelle centrali elettriche, anche le più moderne, è senza dubbio la più inquinante sotto ogni punto di vista, essendo inaccettabili e offensivi per l'intelligenza dei cittadini i paragoni con impianti proto-industriali.

Invitiamo pertanto il Ministro D'Alema, così come il suo collega e compagno di partito Bersani, a volersi cortesemente astenere dal divulgare messaggi pubblicitari ingannevoli, come l'espressione "carbone pulito".

Se poi volessero entrambi uscire dalla bolla spazio-temporale nella quale sono rinchiusi e smettere di segare il ramo sul quale, purtroppo, tutti siamo seduti, l'Italia e il Pianeta ne trarrebbero immediato beneficio.

Ci dispiace enormemente per il carbone, verso il quale non serbiamo rancore, ma rimane il più sporco tra i combustibili fossili.

NO COKE ALTO LAZIO

Porto Tolle, Brindisi… E Civitavecchia?

Secondo una tristissima consuetudine italica, la colpevole ottusità della parte dominante della politica impone ancora una volta alla magistratura di riparare agli attentati alla salute dei cittadini e dell'ambiente.
Un anno fa la condanna dei vertici Enel per l'inquinamento causato dalla centrale di Porto Tolle.
Oggi il caso del rigassificatore di Brindisi, dove sembra essere stato un giro di tangenti a far dubitare della regolarità di autorizzazioni palesemente demenziali.
Ora si parla di autotutela; del ritiro postumo delle autorizzazioni da parte dello Stato.
Chissà che qualche ministro, preoccupato per l'indimostrata e indimostrabile necessità di energia, non si opponga?

A Civitavecchia, in ogni caso, è stata negata anche questa possibilità.

La magistratura ordinaria, nell'ambito della causa intentata ex art. 700 C. P. C. dal Comune di Ladispoli, nel lontano 2004 dispose una perizia che, di fatto, ha stracciato l'assurdo decreto di Valutazione d'Impatto Ambientale che autorizzava la conversione a carbone sporco della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord.

"Sfortunatamente" il comma 552 miracolosamente comparso nella Finanziaria 2005 ha devoluto "alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo" "le controversie aventi ad oggetto le procedure ed i provvedimenti in materia di impianti di generazione di energia elettrica", ed ha così sottratto, in maniera, per qualcuno, provvidenziale, la causa al giudice naturale .

Da due anni si attende il pronunciamento della Corte Costituzionale sul dubbio di legittimità del comma salva-Enel sollevato dal Giudice del Tribunale di Civitavecchia.

Da due anni si impedisce ai cittadini dell'Alto Lazio e di tutta Italia di ricorrere alla magistratura per salvaguardare la propria salute dagli attacchi delle centrali elettriche.

Da due anni si consente che procedano lavori che mai dovevano essere autorizzati.

È necessario che anche a Civitavecchia emergano delle tangenti per garantire il rispetto di diritti costituzionali?


NO COKE ALTO LAZIO

giovedì 8 febbraio 2007

Il carbone è assolutamente sporco

Bersani deve essersi reso conto del fatto che ripetere la definizione di carbone pulito, usata a fini pubblicitari da Enel, è senza dubbio disdicevole per un Ministro della Repubblica, in quanto si tratta di un messaggio di natura ingannevole che induce i cittadini a sottovalutare i rischi per la salute correlati alla combustione del carbone.

Certo è che, nel disperato tentativo di difendere una scelta indifendibile, il Ministro Bersani ha coniato un'espressione ancora più assurda, persino umoristica: "carbone tendenzialmente pulito".

Crediamo che il male risieda nelle persone, non nelle rocce sedimentarie.

Detto questo, il carbone è assolutamente sporco, il più sporco tra i combustibili fossili.

La sola centrale di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia emetterebbe, ogni anno, oltre 10.000.000 di tonnellate di CO2, 4000 tonnellate di ossidi di zolfo, ca. 6000 t di ossidi di azoto, ca. 800 t di polveri al camino, più una quantità incalcolata di polveri derivanti dalle emissioni delle navi carboniere e dalle attività di cantiere, di particolato secondario, di elementi notoriamente cancerogeni quali metalli pesanti e radionuclidi.

Il neoambientalismo ostentato da chi pervicacemente porta avanti scelte così scellerate ci sembra tendenzialmente mistificatorio.

NO COKE ALTO LAZIO

giovedì 19 ottobre 2006

Bombola di Piebalgs

Portato dal vento, in un turbinio di foglie senza meta, un giorno come tanti a Civitavecchia (inquinato e malsano), arriva un Commissario Europeo pieno d'energia e dal sinistro nome di combustibile fossile, PIEBALGS.

Non se ne sarebbe accorto nessuno, forse, in una città dove da qualche decennio, proprio di combustibili fossili, si soffre e si muore: c'è, senza dubbio, una sorta di masochistica, subdola, assuefazione.

E invece no! Il PIEBALGS deve assolutamente farsi notare. Il commissario-bombola ha una missione da compiere, è stato scritturato per una di quelle parti che proprio non si possono rifiutare.

In più, è certamente fortunato, il PIEBALGS.
La sua origine sintetica e la momentanea, drammatica, indisponibilità di rigassificatori, lo hanno salvato da un disagevole viaggio in nave a temperature siderali e dall'onta di essere immediatamente rivenduto al miglior offerente, per non parlare dei ben noti problemi in Ucraina che ne hanno sconsigliato il trasferimento via tubo! Così, per necessità ma anche come gratifica, il PIEBALGS ha volato, circondato dal sospetto degli altri passeggeri, servito e riverito in business class.

Ma, tant'è, l'importante era farlo arrivare, e in fretta.

Silenzio in platea e sui loggioni, si accendono i riflettori! Ed eccolo, il PIEBALGS, pronto a recitare il copione, ad onorare il suo contratto.

Semplicemente straordinari il costume e il trucco.
Come un mostruoso pappagallo di ghisa, il PIEBALGS ripete, ovviamente inespressivo, la sconcia filastrocca che gli è stata inculcata: "Il carbone pulito ridurrà le emissioni!".

Per un attimo, ingannato dalla voce sintetizzata, intravedo nel PIEBALGS un abbozzo di autocoscienza e mi sorprendo a pensare: "Povero PIEBALGS! Quella è gente che non perdona! Chissà attraverso quali raffinatissime torture lo avranno brutalizzato per fargli dimenticare che il carbone pulito non esiste? Come lo avranno costretto a dire, facendo la figura del dissociato mentale, che per ridurre le emissioni di anidride carbonica bisogna realizzare centrali alimentate con il combustibile che, per sua stessa natura, produce più CO2 in assoluto? Come avranno fatto a rimuovere dalla sua memoria il recentissimo studio dell'Agenzia Europea per l'Ambiente dove la diminuzione e l'aumento delle emissioni, negli ultimi quindici anni, sono correlati rispettivamente alla dismissione e alla realizzazione, dopo il 1999, di nuovissime centrali a carbone? Lo avranno forse spedito a Guantanamo per un seminario?".

Poco dopo scoprirò quanto le mie domande fossero oziose.

Lo spettacolo doverosamente continua. Tutt'intorno al PIEBALGS, lo stridulo coro dei soliti cialtroni: quello programmato per non arrossire mai, nemmeno se sull'altare inciampasse in un'imprevista, mefitica e abbigliata flatulenza, così fragorosa da coprire il fatidico sì della propria sposa promessa, arriva persino a riesumare il farsesco premio PowerGen, assegnato, poco più di un anno fa, da grandi e ricchi inquinatori al confratello che proponeva un progetto, con il nome presagio e manifesto dell'inganno, finalizzato unicamente a fare sempre più soldi.

Non si è ancora conclusa la pantomima, e già l'eco dell'eccezionale evento rimbalza sulle cronache, locali e non, sempre sensibili al fascino perverso della parola sviluppo.

Ma il tempo, si sa, per qualcuno è denaro.

E allora, via! Pochi flash e niente autografi. Gli impresari caricano rapidamente la bombola commissariale sulla PIEBALGS-mobile, un'Ape 250 blindata, nera con copertura posteriore in vetro fumé antiproiettile, e la conducono in una specie di pellegrinaggio-trionfo verso la Capitale, dove potrà ringraziare direttamente gli organizzatori, pregiudicati e non, del suo viaggio premio in Italia.

Che dire di questa tristissima storia?

Se mi trovassi in presenza di una qualche forma di vita, anche unicellulare, proverei forse un accenno di compassione. Ma il PIEBALGS è sicuramente un fossile, e lo ha ampiamente dimostrato.
Ora, la domanda che mi tormenta con enormi aspettative è: sarà anche combustibile?

Mi piace congedarmi con questo interrogativo, nella speranza che, magari nel bel mezzo di un altro incontro, produttivo per lo sviluppo dei consumi necessari allo sviluppo delle attività produttive, con i patrocinatori, pregiudicati e non, di questa fantastica due giorni e di tante altre mirabolanti iniziative, il commissario-bombola voglia testare, come si fa a Gioia del Colle, questa sua eventuale, energetica, proprietà.

Per fronteggiare la sempre e comunque crescente domanda di energia, devono sacrificarsi tutti.

PIEBALGS, naturalmente, compreso.